Luca
Un autore scoperto da poco tempo, curiosando in internet. Inizialmente sono rimasto sorpreso dai modi originali della narrazione, e poi catturato dalle atmosfere “hopperiane” e dai finali sospesi, apparentemente fatti di nulla. Comunque ci sono alcune avvertenze da fare.
- Carver non va letto da chi predilige storie lineari, con un inizio e una fine,
- Carver non va letto da chi vuole racconti con azioni “importanti”, decisive; nei suoi libri non succede (quasi) mai niente,
- Carver non va letto da chi predilige le storie che hanno al centro grandi tragedie, grandi guerre e grandi eroi; per Carver la storia degli uomini non parte dalla tragedia, ma è invece strutturata dai secondi che la precedono.
I micro-racconti di Di cosa parliamo quando parliamo d’amore sono delle diapositive di vita vera, piccoli pezzi di vissuto solo apparentemente banali, che ti lasciano (vogliono lasciarti) sempre il dubbio su quello che verrà dopo, su quali direzioni prenderà l’esistenza dei personaggi che abbiamo cominciato a conoscere solo poche righe prima.
Editore: Einaudi
145 pagine
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