Punti di vista
Giuseppe Pugliese, luglio 2024
Tutto dipende dai punti di vista ed il suo era sempre estremamente analitico.
Se acquistava, che so, un pacco di pasta, doveva prima attentamente ricercare sulla confezione:
a) il tempo di cottura minimo e massimo auspicabile,
b) la provenienza del grano,
c) dettagliate informazioni nutrizionali e poi anche almeno
d) se il packaging fosse perfettamente riciclabile nonché chiaramente indicato come e dove.
Poi che fossero penne, spaghetti o rigatoni importava poco.
Nonostante il mestiere che faceva era uno che cercava in tutti i modi di rifuggire dalle interviste. Se non conosceva perfettamente tutti i particolari di ciò di cui avrebbe dovuto parlare si negava nella maniera più assoluta. Solo che poi quando finalmente era preparatissimo in materia l’argomento di attualità era diventato un altro e lui già di nuovo partito all’inseguimento.
Quando, ad esempio, si decideva a cambiare auto quella che infine aveva problematicamente scelto era ormai diventata obsoleta, in procinto di essere sostituita con altre di tecnologia più avanzata e perciò era sempre un continuo rincorrere.
Un’idea, un umore, uno stato di fatto e persino una semplice opinione. Tutto era alle sue spalle ancor prima che se ne rendesse conto.
Quando lei lo lasciò gli disse solo “Tanto sono mesi che non ci frequentiamo più”.
E sebbene a lui non fosse sembrata corretta questa affermazione non ci provò neanche a ribattere.
Avrebbe giurato di amarla più di prima. Anche se forse, a volerci ragionare bene sopra, non glielo aveva mai neanche detto.
O forse si, una volta soltanto, ma senza tanta convinzione.
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