Il capitano del faro
Caterina Traina, gennaio 2025
La famiglia Tomson era andata in vacanza al lago. Abitando in città, volevano riposare e ritrovare un po’ di tranquillità causata dallo stress del lavoro. Il capofamiglia Luigi era un chirurgo che operava in un grande ospedale. Sua moglie Elena era infermiera nello stesso ospedale. Avevano turni e ritmi diversi. Avevano due bambini gemelli molto vivaci. Decisero di andare in vacanza al lago per far scoprire ai propri bambini la natura e farli giocare all’aria aperta. Erano tutti molto emozionati nel fare quella vacanza e pensavano che si sarebbero divertiti.
Era un posto tranquillo e riposante. La casetta si trovava proprio vicino al lago. Poi si potevano fare dei picnic dato che c’era un meraviglioso bosco. Si sentivano i rospi e lo svolazzare delle cicogne, ma alla famiglia non dispiaceva un po’ di richiamo della natura. Durante le vacanze, la famiglia conobbe il capitano Tom, un uomo gentile e coraggioso che aiutava tutti come poteva. Ai bambini piaceva perché raccontava loro le sue avventure nel mare. Spesso si fermava a cena dai Tomson. Un giorno, però, lo trovarono morto, lo scaldabagno gli era caduto addosso. Fu una morte orribile. La famiglia Tomson pensava che non fosse stato un incidente, ma un omicidio, e voleva scoprire chi fosse il colpevole. Lo spirito del capitano vagava tormentato alla ricerca della pace. I Tomson si diedero da fare per scoprire il colpevole e iniziarono a fare delle ricerche e a trovare degli indizi, finché alla fine si scoprì che era stato il mozzo a manomettere lo scaldabagno perché voleva che il capitano lo nominasse ufficiale. Così il mozzo venne arrestato e il capitano trovò la pace. La famiglia Tomson fece una celebrazione in onore del capitano, ricordandolo a lungo, e spesso tornarono lì ogni anno.
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