Il mago
Caterina Traina, gennaio 2025
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Paolo stava trascorrendo le vacanze al mare con un gruppo di amici e, mentre giocava sulla spiaggia a pallone, comparve all’improvviso dal nulla una strana macchina del tempo. Si aprì il portellone e scese un buffo scienziato che, con aria minacciosa, spruzzò sul gruppo un fluido lattiginoso usando una pistola laser. Quando Paolo e i suoi amici si svegliarono, si trovarono in un’altra epoca. Capirono di essere stati rapiti dallo scienziato, ma non avevano ben chiaro il motivo.
Paolo notò ben presto di trovarsi in piena Rivoluzione francese e, proprio quel giorno, il popolo si era ribellato ai sovrani assaltando la Bastiglia. Lo scienziato aveva messo al braccio di Paolo e del gruppo dei microfoni per interagire con loro, e dovevano seguire le sue istruzioni. Se non fossero state eseguite, lo scienziato li avrebbe eliminati.
Approfittando del caos, lo scienziato si voleva impadronire dei gioielli e del tesoro dei sovrani custoditi nella reggia. La cosa che gli premeva rubare era la corona regale della regina, tempestata di diamanti e zaffiri. Così, aveva dato al gruppo la missione di penetrare nella reggia e trafugare il tesoro. Non era facile, dato che a sorvegliare c’erano le guardie. Chi riusciva nell’impresa poteva far ritorno alla propria epoca. Si trattava di una missione ma anche di un pericoloso gioco, controllato e vagliato dallo scienziato. Ogni errore commesso comportava una penalità e solo chi tornava sarebbe stato ascoltato dallo scienziato.
Paolo era il più determinato a trovare il tesoro e la corona, e soprattutto a voler tornare nella sua epoca. Riuscì a entrare nella reggia e, con grande coraggio, affrontò le guardie. Così si trovò davanti al tesoro e alla corona; non sembrava vero di esserci riuscito, ma non aveva fatto i conti con un componente del gruppo, desideroso anche lui di afferrare il tesoro.
Lo scienziato decise che dovevano lottare e chi vinceva avrebbe preso il tesoro. Paolo lottò con tenacia, ma anche il suo avversario non mollava. Alla fine, vinse Paolo. Lo scienziato, così, ottenne il suo tesoro e la corona.
Non tutti sarebbero tornati indietro; lo scienziato estrasse dei bigliettini con dei nomi: c’era scritto Paolo e Cinzia. A Paolo non piacque, perché voleva che anche tutti i suoi amici tornassero con lui a casa, ma non poteva farci nulla. Quando tornarono di nuovo alla loro epoca, lo scienziato elogiò Paolo per il coraggio e la determinazione e Cinzia per la sua astuzia nell’affrontare le prove.
Mentre ascoltavano il discorso, furono presi da una sonnolenza e caddero svenuti. Al risveglio, si trovarono in spiaggia, dove c’era tutto il gruppo intento a giocare a pallone. Forse avevano sognato o era stato reale? Ma cosa importa? Ora stavano lì, contenti di avere ritrovato il gruppo e di giocare insieme.
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